I rivestimenti antiaderenti FEP (etilene propilene fluorurato) producono un film liscio e non poroso.

Offrono un’eccellente resistenza all’abrasione, resistenza chimica e di antiaderenza.

Grazie alle loro proprietà distaccanti trovano riscontro sia nel settore industriale che quello alimentare.

Come per gli altri due polimeri PTFE e PFA, conosciuti anche come trattamenti Teflon, un rivestimento in FEP migliora le proprietà di antiaderenza, di scorrevolezza e la resistenza chimica del materiale di base.

Inoltre questi rivestimenti sono dotati di straordinaria resistenza al calore, infatti possono essere utilizzati anche laddove si raggiungono temperature di 200°C continui.

Di conseguenza questo tipo di rivestimento ricopre apparecchiature-impianti dell’industria alimentare come contenitori, rulli impastatori, coclee, teglie da forno, tramogge, stampi nella lavorazione di sostanze adesive.

Seguici su

Composizione FEP :

Il FEP è prodotto mediante polimerizzazione a radicali liberi di miscele di tetrafluoroetilene ed esafluoropropilene. La miscela viene polarizzata per compensare la reattività relativamente bassa del componente propilene. Il processo viene tipicamente avviato con il perossidisolfato, che si omolizza per generare radicali solfati. Poiché il FEP è scarsamente solubile in quasi tutti i solventi, la polimerizzazione viene condotta come emulsione in acqua, spesso utilizzando un tensioattivo come l’acido perfluoroottansolfonico (PFOS). Il polimero contiene circa il 5% del componente propilene.